6 curiosità su Sigmund Freud

6 Curiosità su Sigmund Freud | Quasi Sapiens

 

Sigmund Freud viene universalmente riconosciuto come il padre della psicanalisi.
Il medico viennese cominciò a lavorare nel campo della mente sotto la guida del suo mentore Josef Breuer, con il quale cominciò a studiare l’ipnosi. 

Divenuto celebre per il suo metodo basato sull’ascolto e l’interpretazione delle simbologie inconsce, Freud fu uno dei maggiori medici della sua epoca e operò nella sua Vienna fino a quando il regime nazista glielo permise.

Nel 1933, andò in esilio a Londrà, dove continuò a operare per poi trasmettere le sue conoscenze alla figlia, psicologa a sua volta, Anna Freud. 
Oggi parliamo di fatti poco noti della sua vita e di alcune curiosità su Sigmund Freud. 

Sigmund Freud faceva uso di cocaina 

Come medico, Freud esplorava e promuoveva nuovi farmaci e sostanze per i suoi trattamenti. Tra questi, c’era la cocaina, che al tempo era poco conosciuta e considerata promettente da numerosi medici. Freud divenne dipendente dalla cocaina, che usava per curare le sue emicranie, e arrivò a prescriverla ad alcuni suoi pazienti.

Tra questi c’era il suo amico intimo Fleischl Marxow: l’abuso della sostanza lo portò successivamente alla morte, un fatto che colpì profondamente Freud e lo portò a escludere la cocaina dai suoi trattamenti. 

Aveva un cane di Jofi che lo assisteva nelle sedute 

Freud non è il primo nome a cui pensiamo se parliamo di pet therapy e del ruolo degli animali nella psicoterapia, eppure è ampiamente documentato che il cagnolino di Freud avesse avuto un ruolo importante nel suo lavoro. 

La femmina di chow-chow Jofi, un nome che in ebraico significa “bellezza”, fu donata a Freud da un’amica di sua figlia Anna. Lo psicologo cominciò a tenere Jofi nel suo studio durante le sedute, dopo aver visto l’effetto calmante che la sua presenza aveva sui pazienti. 

Il primo campo di studio di Freud furono le anguille, ma erano troppo complicate per lui

La prima materia di studio del giovane Freud fu una questione che tormentava gli zoologi dai tempi di Aristotele: qual era il sesso delle anguille e come si riproducevano?

Forse non tutti sanno che le anguille europee nascono tutte nel Mar dei Sargassi, da cui poi migrano in Europa. A un certo punto della loro vita, le anguille migrano verso l’Atlantico, nel loro luogo d’origine, per riprodursi. Ma fino a quel momento, non esiste una vera distinzione sessuale: i maschi diventano tali solo durante la migrazione, in seguito a condizionamenti ambientali. 

Ovviamente, Freud questo non poteva saperlo, e la sua ricerca sul sesso delle anguille divenne così frustrante che decise di dedicarsi a una materia decisamente più semplice: lo studio delle profondità della mente umana. 

Collezionava reperti archeologici e statue antiche

Un interesse che accompagnò Freud a partire dalla morte del padre era quello per le statue antiche. Come scrisse in una lettera a un amico, trovava grande conforto in alcune copie in gesso di statue fiorentine che aveva acquistato. 

Questo fu solo l’inizio di una collezione ampia e piena di reperti antichissimi, che dopo la sua morte venne raccolta in un museo dedicato allo psicologo. 

La Luna ha un cratere dedicato a lui

Situato nella parte visibile della Luna, dentro l’Oceanum Procellarum, si trova un piccolissimo cratere, situato poco sotto il cratere Erodoto. Questo cratere, del diametro di circa 2 chilometri, è dedicato proprio allo psicologo austriaco.

Venne escluso dai premi Nobel

Durante la sua vita, Sigmund Freud venne nominato a ben 33 premi Nobel in un arco di tempo lungo 12 anni, senza mai vincerne uno. Nonostante fosse sostenuto da moltissimi intellettuali come Bertrand Russel e Thomas Mann, la psicanalisi non era ancora scientificamente riconosciuta. 

Alla fine, Freud chiese agli amici di smettere di candidarlo, anche per non infastidire il regime sempre più aggressivo della Germania nazista, ostile sia alla psicanalisi, sia a Freud in quanto ebreo.

Torna al blog